giovedì 18 marzo 2010

Echi d'antico e il suo logo

Echi d'antico ha il suo logo!
Il suo creatore è il giovane artista lucano nonchè membro del team della mostra, Rocco Smaldone, che sarà anche il protagonista di una personale presso l'atrio di "Palazzo di città"
di Potenza, dal 26 marzo. Nelle parole dell'artista la spiegazione dell'immagine:
"Il logo di “Echi d’antico” nasce con l’intento di sintetizzare quelle che sono le linee guide su cui verterà questo evento culturale.
Il tutto si sviluppa a partire dall’idea che sia possibile far convivere in modo armonioso reperti archeologici e arte contemporanea, soprattutto quando in quest’ultima sono presenti elementi più o meno manifesti riconducibili alla prima disciplina.
Nella fattispecie una statua classicheggiante, seduta su di un frammento di colonna greca, dipinge su di una tela un centauro.
Nel logo è evidente il richiamo alla pittura dechirichiana di ascendenza classica: la pittrice è infatti sostituita da una statua raffigurata nell’atto di dipingere, lo sgabello per pittore è sostituito dal frammento di colonna e sulla tela stessa si sta delineando un soggetto classico di carattere mitologico che è forse l’omaggio più palese al pittore Giorgio de Chirico, del quale la città di Potenza ha spesso ospitato in più d’un’occasione quelle opere legate agli anni più creativi della sua produzione.
In tal modo si vuole rimarcare con ancora maggiore forza il richiamo dell’una all’altra disciplina (L’archeologia e l’arte) e la continuità che lega in modo indissolubile due ambiti spesso e ingiustamente considerati distinti e separati l’uno dall’altro, quando è invece evidente la volontà di diversi artisti lucani contemporanei di far emergere senza forzatura alcuna le proprie radici culturali più arcaiche, le quali vanno a costruire in tal modo un naturale e solido humus per il proprio immaginario e la propria ricerca artistica, rendendo in tal modo la propria opera più ricca da un punto di vista sia estetico che di significato.
Il disegno riprodotto nel logo è incorniciato dalla scritta “Echi d’antico” quasi un motivo ornamentale che ricorre come gli echi suggeriti dal titolo dell’evento".



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