Antonio Masini

Chiude il mese di maggio, Antonio Masini. Nasce a Calvello (Potenza) nel 1933. Dopo le prime esperienze meridionalistiche, aderisce di fatto alla Nuova Figurazione con una ricerca tesa verso l’analisi della realtà sociale che esplode drammaticamente nella contestazione del ’68. Dalla metà degli anni sessanta ad oggi ha tenuto rassegne personali in tutte le principali città italiane, in Francia, USA, Svizzera, Belgio, Australia e Germania, Malta aprendosi verso nuove ricerche che, partendo dalla poesia dei classici greci, in particolare Alceo, tendono a scoprire le fonti del mito. Negli ultimi tempi ha dedicato ampio spazio alla scultura in bronzo e ferro, continuando ad esporre in prestigiose manifestazioni nazionali ed internazionali. Intensa è la sua attività di grafica.

Gaetano Ligrani

Nuovo protagonista della galleria di Echi d'antico è Gaetano Ligrani. I suoi studi volgono al design e all’architettura. Dal 1972 inizia con successo le inerenti attività lavorative effettuando incursioni che gli ottengono stima e consensi anche nei campi della grafica e dell’arte. Già l’arte, la pittura, la scultura, alimentato da un’innata esigenza estetica che lo spinge a ricercarla nelle opere altrui oltre che nelle proprie. L’attività di designer e architetto, lungi dall’essergli state nocive, gli aprono nuovi orizzonti nell’uso dei materiali che egli usa apparentemente con disinvoltura ma che in realtà sono scelti con faticosa selezione.

Donato Linzalata

L'artista del giorno di Echi d'antico è Donato Linzalata. Scultore, pittore ed incisore, vive e lavora a Genzano, in Lucania. Compiuti gli studi presso l’Istituto d’Arte di Bari e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, nel 1962 inizia la sua attività artistica prediligendo il legno. Nel 1972, tiene la prima personale nei Sassi di Matera. Il contatto con la ricerca plastica europea sancisce il definitivo abbandono della figurazione di stampo realistico a favore di una stilizzazione simbolica. Attualmente la sua attenzione è rivolta ad istallazioni di sculture in ambienti naturali, basate sulla sperimentazioni di materie tra esse dissimili.

Giuseppe Filardi

La galleria dei protagonisti di Echi d'antico continua oggi con Giuseppe Filardi. Nasce a Matera nel 1956, diplomandosi in pittura nel 1981 presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze. Ha esposto in numerose città italiane con mostre personali, rassegne regionali e nazionali. Dopo il figurativo e l’astratto, la sua ultima produzione si caratterizza per la sperimentazione dei materiali: cartapesta, assemblaggi, recupero di pratiche o oggetti della tradizione che lo riportano verso l’infanzia, il mondo contadino, i campi e la rivisitazione dei grandi valori collegato ad esso. Vive e lavora in Montalbano Jonico (MT).

Giulio Orioli

Echi d'antico apre questa nuova settimana con Giulio Orioli. Nasce a Nova Siri, Matera.
Dopo il diploma di maturità si trasferisce a Milano dove s’iscrive alla facoltà di filosofia che successivamente abbandona.
Tra i più interessanti artisti italiani contemporanei, esplora i codici della civiltà della tecnica in cui gli orizzonti dell’uomo si normalizzano e si riducono sempre più a mera funzionalità. Nell’ultimo decennio si apre alle contaminazioni estetiche, all’arte concettuale.
Partecipa attivamente alla vita artistica internazionale; ha esposto le sue opere in
numerose città europee.

Salvatore Comminiello

Oggi Echi d’antico presenta Salvatore Comminiello. Nasce a Potenza il 10 gennaio 1958,dove consegue il diploma nel neonato Istituto Statale d’Arte,allora diretto dall’artista lucano Antonello Leone. Appena ventenne allestisce la sua prima mostra personale presso il CO.S.P.I.M. di cui diventa membro. Entra a far parte poi dell’Associazione Arti Visive V Generazione e della rivista d’arte PERIMETRO, diretta da Giovanni Cafarelli. La poetica di questo artista ruota tutta intorno alla ricerca dei segni primordiali dell’archetipo, espressi attraverso i materiali della contemporaneità, come l’acetato; il risultato crea un contrasto tra passato e presente di indubbio fascino e mistero.

Giovanni Cafarelli

Terzo protagonista della galleria di Echi d’antico è Giovanni Cafarelli. Anch’egli tra i fondatori del Cospim (ulteriore testimonianza dell’importanza che il collettivo assunse nell’ambito della ricerca e dell’attività culturale della città) è nato a Matera nel 1949. Vive ed opera a Brindisi di Montagna, dopo aver insegnato Disegno e Storia dell’Arte presso il Liceo Scientifico di Potenza.
Ha frequentato il Liceo Artistico di Salerno e, successivamente l’Accademia di Belle Arti di Napoli, sotto la guida di Giuseppe Capogrossi, il cui insegnamento resta evidente in questa pittura dove il segno si fa inteprete del mondo interiore dell'artista.

Felice Lovisco

Continua la galleria visiva dei protagonisti di Echi d'antico. Oggi tocca a Felice Lovisco, nato a Melfi nel 1950. Docente in discipline pittoriche e plastiche, vive ed opera a Potenza; è stato uno dei fondatori del collettivo Arti Visive Quinta Generazione. Nel 1983, con gli artisti Giovanni Cafarelli e Marco Santoro, fonda la rivista Perimetro, notiziario d’arte contemporanea, che riscuote a livello nazionale notevoli consensi di critica. Attualmente collabora con l'Associazione Amnesiac Arts e la Casa Editrice Paolo Laurita.

Francesco Ranaldi

A partire da oggi e fino all’inaugurazione della mostra, presenteremo gli artisti che saranno i protagonisti di questo evento che coniuga l’arte contemporanea all’antico. Si comincia con Francesco Ranaldi (1924-1988), archeologo, pittore, direttore del Museo Archeologico Provinciale di Potenza e creatore del Cospim, collettivo di artisti che ha dato nuovo impulso alla vita culturale della città.